Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'Europa delle capitali

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Argan, Giulio 50 occorrenze

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verosimiglianza o possibilità; e anche questo è relativo poiché, per il fatto stesso di tradursi in qualcosa di oggettivamente esistente, anche l’immagine

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dall'attesa del fenomeno ch’è il sentimento di Giorgione o del primo Tiziano di fronte alla natura), anche se quest'attesa è confortata dalla certezza

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prenderne coscienza, classificarli: formulare i sentimenti per classi o per tipi è anche il modo di definirli come valori “generali” o sociali. La

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di carattere” a cui va congiunta una valutazione morale. Murillo identifica il bello morale con l’innocenza infantile, ch’è anche l’immagine della

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verso il passato, come nostalgia di un bene irrimediabilmente perduto: anche per Poussin il mondo classico è un mondo da cui si sente ormai distaccato e

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senta la natura con una commozione anche sensoria: infatti la esprime con i colori intensi della grande tradizione tizianesca. Ma, per lui, la natura

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L’idea di moderno (a cui allude anche il Bellori nel titolo delle Vite) implica una nuova attitudine nei confronti della storia. Essa è bensì la sola

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della Sinagoga di Amsterdam, è spiritualmente vicino a Spinoza, anche per la sua concezione panteistica, benché in senso morale e non naturalistico o

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Il terzo dei grandi umanisti del Seicento è Vermeer: il più vicino, anche, a quella che sarà la sostanza del pensiero illuministico. Se anche Il

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possibilità di varianti, che solo raramente incidono sul principio formale originario. È una architettura di colonne, pilastri, archi, fregi ecc., anche

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All’origine ciascuno di quegli elementi era la forma plastica di una funzione statica; ora, anche per l’evoluzione della tecnica costruttiva, la

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rigore essere né finalistica né soterica. I trattati del Ramelli (1588) e dello Zonca (16o7) sono la prova delle possibilità che può offrire, anche

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, separandola come mero arbitrio dalla immaginazione naturale? Anche la fantasia è un modo dello spirito e nulla autorizza a credere che si svolga in

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massimi effetti o alla monumentalità più vistosa, si frantuma in un’infinità di fenomeni. Anche una cesta di frutta sulla tavola, vista in una certa luce

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della produzione industriale e del capitalismo. Ma sarà anche, ad evidenza, una tesi fortemente classista e tipicamente borghese, incontestabilmente

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Guicciardini con la sua tesi della politica dell’utile, del “caso per caso", senza ideali; ma se anche il “particolare”, l'individuo che bada ai casi proprii

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Anche su questa esperienza empirica si costruisce, ovviamente, uno spazio, una dimensione dell'esistenza; ma non sarà più una struttura data a priori

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cogliere il “caratteristico” o nella trascrizione fisionomica del carattere morale, ma il “naturale” del personaggio o il suo “temperamento”, anche

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un giudizio, anche se spesso il giudizio è elogio oratorio o complimento galante. Nel ritratto si ammette, insomma, che nella vita sociale il

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Questo ritratto in superficie ha il suo rovescio nel ritratto profondo di Rembrandt: Hals è un pittore di allegre brigate, anche quando isola dal

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città lontane, di castelli, di case rustiche, perché la civiltà non è in contrasto con una natura che è anche sto ria. Poiché il centro della cultura

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, minacciosa, capricciosa, immagine delle forze cosmiche che trascendono l'uomo (il “sublime”). L'antitesi è importante anche perché ne riflette un'altra

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Anche la natura agisce, dice Rubens; anche la, natura patisce, è la risposta di Rembrandt. Dalla malinconia ispirata di Elsheimer Rubens sviluppa il

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: è libera di stare al fatto, alla testuale realtà delle cose, di compromettersi anche col “brutto”. Come tecnica, questa pittura è insieme rapida e

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unitario di qualità tutte diverse tra loro, ma identiche come qualità o valori assoluti. Anche i rapporti metrici, di estensione di piani o di durate di

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della mm storia segna anche l’inizio di una sua esistenza più autentica, di una sua ascesa verso la forma ideale, verso una bellezza che l’impurità

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La natura morta introduce una nuova concezione dello spazio, anche perché non si crede più alla possibilità di una concezione unitaria e sistematica

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scala per salire al cielo; ma, mentre sostiene che gerarchici sono i compiti e le responsabilità delle persone, sostiene anche che la salvezza è aperta a

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d'interruzione: il secolo XVII non è che l'inevitabile fase di trapasso da un razionalismo all’altro e si spiega come in questo secolo si pongano, anche

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Se non v’è un principio o un modello unico all'origine di tutti i fenomeni, anche le attività della mente sono differenziate. Il dominio delle verità

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struttura gerarchica che trasmette la sollecitazione dall’alto al basso; ma c’è anche la tendenza opposta, a risalire dal basso la piramide gerarchica, ad

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Madonna, dei Santi (non dimentichiamo che ci si rivolge anche a popoli originariamente politeisti, idolatri) e una nuova, semplice, diretta simbologia

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tecnica è anche una cultura perché non si riferisce soltanto all’esecuzione materiale delle opere ma anche alla formulazione e all'elaborazione delle

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incongrui rispetto allo spirito pratico della borghesia; non appariranno più tali quando si rifletta che quegli “eccessi” sono anche virtuosismi

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soggetto” in una civiltà in cui “il parlare è proprio dell’uomo”: e non è solo discorso ma dialogo, anche se una delle parti si limiti ad ascoltare, tant

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’autorità politica e religiosa costituiscono i centri della vita pubblica. Si trasforma anche il rapporto tradizionale di città e campagna: all’antitesi

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instaurano almeno due nuovi tipi architettonici: la strada e la piazza. Anche qui, i modelli sono romani: la lunga via delle Quattro Fontane, disegnata

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Se la figura della capitale spirituale del cattolicesimo è anche un mezzo di propaganda politica e religiosa, la forma urbis studiata da Sisto V e da

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universalistica dello Stato, rivede e rinnova anche sul piano teorico, ma per adattarle a funzioni pratiche, le tipologie classiche e ne crea di

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soltanto un desiderio di ordine ma anche la volontà di rievocare l'origine della città dal castrum romano.

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è certamente un caso che, teologicamente, derivino generalmente dall’arco trionfale classico. Sono anche un segno della distinzione, che sempre più

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Organismi intenzionalmente monumentali sono anche le grandi piazze e le vie principali della città. Esempio tipico e, a Roma, la piazza Navona: la

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sopra dello spazio aperto del colonnato è la cupola naturale del cielo fisico, anche perché l'umanità che attende la rivelazione è ancora allo stato di

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carraccesca della Galleria Farnese con la grande volta dipinta, circa trent'anni dopo, da Pietro da Cortona in palazzo Barberini. Anche qui il

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di una rappresentazione. Invece l'arte, e lo dice anche il Tasso, non si scopre ma fa (“l'arte che tutto fa, nulla si scopre‘): e se l'artista non

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ritroveremo il sentimento del monumentale anche nella composizione dei paesaggi, nelle pose dei ritratti, talvolta perfino nelle nature morte.

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L’illusione è anche nelle cose. Zurbarán rappresenta una santa come una gentildonna spagnola vestita con un'eleganza corrispondente al suo rango

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Il nuovo spazio immaginario, che l'arte realizza come spazio reale, non è soltanto dimensione e proporzione, ma anche direzione. In generale, la

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improvvisa di un monumento, al repentino aprirsi di una veduta; ma anche all’individuazione tipologica degli edifici secondo le particolari esigenze

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Cagione di meraviglia non è soltanto lo spettacolo di cose nuove e inattese ma anche il vedere realizzato qualcosa che si è immaginato o si può

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